Izs, il sindacato Fsi chiede udienza al ministro Grillo: «Rimuova la Di Pasquale»

TERAMO – A distanza di quasi tre anni dal precedente tentativo, i rappresentanti della Federazione Sindacati Indipendenti dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, tornano a chiedere un incontro con il ministro della Salute per discutere della inconferibilità alla presidenza del Cda di Manola Di Pasquale. Cambiato il Governo e con esso anche il ministro (dalla ex Ncd, Beatrice Lorenzin alla Cinquestelle Giulia Grillo), il sindacato torna dunque all’attacco con un argomento che nel corso di questi tre anni di mandato ai vertici dell’Istituto dell’avvocato teramano, ex candidato sindaco alle elezioni comunali del 2014, si è arricchito di tanti episodi. Uno di questi ha riguardato proprio il segretario territoriale dello stesso sindacato Fsi-Usae, Christian Francia, condannato in primo grado dopo la querela per diffamazione dalla stessa presidente per aver sostenuto che non aveva i requisiti per presiedere l’Ente. Il presupposto su cui gli esponenti della sigla sindacale più rappresentativa all’interno dell’Istituto è quello della inconferibilità dell’avvocato secondo quanto previsto dalla legge Anticorruzione, in particolare con riferimento a chi ha rivestito incarichi pubblici nei periodi precedenti. Nel caso specifico, Fsi sottolineava come la Di Pasquale avesse svolto (e svolgesse al momento dell’incarico, affidatole il 20 ottobre 205) le funzioni di consigliere comunale di un Comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti all’interno della stessa regione che conferisce l’incarico: questo, viene ribadito ancora, la renderebbe incompatibile con  incarichi di amministratore di ente pubblico di livello regionale, anche se solo con compiti di indirizzo. I sindacalisti Giovanni Foschi, Caterina Laguardia, Sandro Martella e Milena Natalini, ricordano anche che la denuncia di queste che ritengono irregolarità, erano state riferite a tutti gli organi affinché verificassero, ma di non aver mai avuto risposta nè da parte del Ministero della Salute, nè dall’Anac, dalla Corte dei Conti e dalla Procura della Repubblica. «Le chiediamo un urgente incontro – scrivono i sindacalisti Fsi – per trovare soluzione a problematica nell’interesse di tutti quelli che, con spirito di abnegazione, garantiscono la sopravvivenza quotidiana della propria dignità lavorativa, nostro obiettivo primario. Chiediamo sin d’ora la rimozione dei vertici dell’Izs di Teramo illegittimamente in carica, con tutte le conseguenze amministrative ed economiche che ne conseguono, al fine di ripristinare, innanzitutto, la legalità da troppo tempo violata».